Firenze MARATHON 2017

A Firenze tre corvi e due P.B.

Amici che domenica da urlo quella appena passata!!!!! 

A Firenze tre finisher!!!! Oltre a Calderoni che porta a termine la fatica, due P.B!!!!

Grande prestazione di Anna Ramaioli che alla sua prima maratona preparata veramente sfodera un real time di 3:19:47 ( giù il cappello veramente!!!) e del nostro Luca Cotta Ramusino che ci racconta qua sotto con tanta simpatia com'è andata...

 

La mia maratona  (un corvo a Firenze...)

E niente... aveva ragione l'Anna Ramaioli. La corsa è matematica. Non puoi raccontarti le balle. Se non ci metti i chilometri, la fatica, le ripetute... non puoi sperare di arrivare lì il giorno della gara e fare il tempone. Comunque.

Quaranta minuti. Ho migliorato di quaranta minuti rispetto all'ultima maratona. Quindi delle due una. O mi sono allenato come un assatanato, oppure l'ultima volta non avevo cognizione di cosa stessi facendo. Conoscendomi, propendo per la due.

Ma torniamo a domenica. I tapascioni come me partono dall'ultimo recinto, il fucsia, e con tempismo perfetto le prime gocce iniziano a cadere proprio mentre passiamo sotto l'arco della partenza. E si comincia bene...

Piazza San Marco, i Viali, si gira intorno al cimitero inglese e si torna, tutti intirizziti, piove, tira vento, fa un freddo puttano... i volontari ci fanno coraggio, Porta al Prato, dai che ti sei scaldato ormai. Le Cascine, il monumento all'indiano, anda e rianda dentro il parco, 10Km oddio mi scappa. Corri dietro un albero. Sto parco non finisce più. Helen sbuca fuori dal nulla salta su e giù e mi fa venire da ridere. Il primo gel. Ancora Helen al sottopasso della tramvia faccio la faccia da figo ma sotto sotto penso "non fare tanto il ganzo che sono solo 15".

Ponte alla Vittoria e siamo in Oltrarno, la pioggia peggiora. San Frediano, ma quant'è bello anche sotto quest'acqua maledetta. Attraversiamo Ponte Vecchio tra due ali di folla che fa il tifo nonstante tutto, giù per gli Archibugieri, il colonnato degli Uffizi, un francese con un fisico della madonna corre come in trance e continua a ripetere alla morosa "c'est magnifique, c'est magnifique"... Francese cazzo, piove! Lo vedi che piove o no? Vabbè.

Ponte alle Grazie, sto pezzo mi ha sempre fatto schifo, e la pioggia non molla, Piazza Ferrucci, rientra, dai guarda che c'è il segnale della mezza, dai. Sono un ratto mezzo annegato, ma guardo i volontari che stanno facendo casino sotto l'acqua, noi almeno abbiamo dalla nostra che stiamo correndo e ci teniamo caldi. Loro sono lì a gelarsi il culo per sei ore. Grazie ragazzi.

Di nuovo alle Grazie, Helen sembra abbia visto un fantasma. Fradicio. Corso Tintori, Santa Croce, la banda che suona riparandosi sotto i tetti zumpa zumpa zumpappà. Come cazzo vi viene in mente di farci passare da Via Ghibellina a momenti ci lascio le caviglie accidenti alle vostre corna ramificate. Dai che smette, dai che smette.

Giù lungo l'Arno verso il teatro tenda. Cotta non rompere pensa a quante volte l'hai fatta, conosci ogni maledetta fessura nel marciapiede. Prendi un altro gel e tira avanti. Via Aretina che palle adesso comincia la parte pallosa, Helen te l'aveva detto l'anno scorso. Mi riscappa. Faccio finta di non vedere la vecchietta che passeggia il cane, e lei fa finta di non vedere me.

Campo di Marte. Palle palle palle, ecco bravo rifattela anche dall'altro lato dei binari, se di là non c'era un cazzo da vedere figurati qui. Ragazzina merdina che prendi tutti per il culo all'altezza di Ponte al Pino, sappi che ti verrà un acne tale che non ti si tromberà nessuno. Per anni e anni e anni. Questa è la maledizione del maratoneta. Ovvia!

E fatti sto giro intorno al Franchi, e fatti sto giro dentro al Ridolfi... Baroncini te devi solo ringraziare che ti voglio bene ma lasciatelo dire, fai proprio dei percorsi del cazzo. Dai un altro gel. Ha smesso, mi si stanno finalmente asciugando le braghe. 

Cavalcavia dell'Affrico non ti temo, Signore fammi andar via da sto posto infame. Dai che rientriamo. Attraversa i viali, mercato coperto, in Borgo la Croce Helen grida "You've got this!" e va bene dai, Via Pietrapiana è come andare a spasso il sabato pomeriggio, che sarà mai, la loggia del pesce, Borgo Pinti... 

Via dell'Oriuolo, hai il Duomo davanti, ti rendi conto? Ah, no, niente, falso allarme. Baroncini maledetto, guarda che giro ti sei inventato. Il percorso si attorciglia intorno al centro come un boa constrictor. Non si arriva più. Helen ti scatta una foto in Piazza del Duomo mentre pensi "Baroncini ma io ero già arrivato qui venti minuti fa! Che giro inutile mi hai fatto fare?"

Non vorrai mica fermarti adesso. Gel. Ci sono le ballerine di flamenco in Via del Proconsolo. Oppure i gel mi danno le allucinazioni, a questo punto non saprei.

Lungarno Vespucci e il cartello dice Km 40. Dai che non ne posso più. In questo momento potrei essere a Firenze, a Vladivostok o su Marte. 

No aspetta, che ci faccio in Via Calzaiuoli? E niente, a 52 anni suonati ti ritrovi a fare le facce da pirla davanti a perfetti sconosciuti, a mulinare le braccia manco fossi Tardelli ai mondiali dell'82. Giri l'angolo al Bigallo, Helen sorride e inaspettatamente Nick e Anna gridano "Lucaaaa!!". E davanti ti vedi Via dei Pecori e il traguardo. 04:48:02. Ne è valsa la pena. Medaglia, space blanket, i volontari si assicurano che tu sia coperto e sufficientemente idratato, una signora mi passa una busta con dell'altra acqua, una barretta... e una birra?? Baroncini non hai di cognizione. Ci vediamo l'anno prossimo.

Luca