Alta Valnure Trail 29 maggio 2016
Alta Val Nure Trail, avevo conservato il volantino, insieme a tanti altri, ogni tanto lo ripescavo dalla busta e riflettevo, 42 km 2500 D+….sono veramente tanti, chissà se ce la posso fare? Poi ripiegavo bene il volantino e lo riponevo al solito posto.
E’ stato così, fino ai primi di maggio, quando l’idea di provare questa sfida ha cominciato a ridondare nella mia testa, e così provo a scrivere all’amico Elio Piccoli, e gli chiedo se secondo lui, posso provare a iscrivermi, i dubbi ci sono, in primis la distanza che solo una volta ho affrontato e con tanta difficoltà.
Ma la sua risposta di cui qui riporto qualche riga, ha cancellato ogni dubbio:
“….ciao Marika la 42 è bellissima …. Sul percorso troverai un’atmosfera d’altri tempi dove l’escursionismo non si faceva con materiale tecnico, ma con la camicia a quadri, i pantaloni di velluto e il famigerato vecchio scarpone….”
E allora Trail Alta Val Nure sia!!!
Dopo pochi giorni scopro che a farmi compagnia ci sarà la mia cara amica Daniela, con cui quest’anno ho già affrontato altre due splendide gare il Three For Team a Arenzano e il Trail La Scarpa a Bobbio.
I giorni scorrono in fretta e arriva sabato sera, una cena insieme e poi si parte destinazione Bettola, splendido e accogliente paesino che fa da porta di ingresso sulla Val Nure.
Qui incontro anche la corvetta Maria Apicella, anche lei iscritta alla 42. La notte trascorre insonne, i pensieri si accavallano nella mia testa, e i rintocchi del campanile mi ricordano che l’alba è vicina…. Alle 4:15 la prima sveglia suona, si fa colazione e ci si prepara, e quando esco dalla palestra scopro che sta già piovendo.
In un attimo siamo alla partenza sotto una pioggerellina battente, ci siamo, ormai non si torna indietro.
E qui viene il bello, quello che aspettavo,si parte, davanti ai nostri occhi si estende l’Appennino Piacentino con le sue cime e le su creste, Daniela mi indica le cime che raggiungeremo. La più temuta è il Monte Carevolo, che ci guarda severo avvolto dalle nubi, sotto di lui la valle che nonostante non ci sia sole brilla di verde smeraldo.
La pioggia si fa sempre più battente, si alza anche il vento, ai ristori troviamo i volontari che ci accolgono con un te caldo, frutta secca e ci incitano a continuare, si unisce a noi anche l’amica Luciana al suo primo Trail che, con grande costanza e resistenza, porterà a termine.
In alcuni momenti non nascondo che è stata veramente dura, il fango ha reso gli ultimi 15 km devastanti e poi il vento sulle cime del Carevolo e del Crociglia, sembrava volesse portarci via…. Che fatica amici, eppure nonostante tutto, il sole noi l’abbiamo portato nel cuore e nella mente. Ancora una volta ho provato una felicità pura, cristallina, ancora una volta tagliare il traguardo con Daniela è stato bellissimo.
E allora ancora un’altra volta lo ripeto e non mi stancherò mai di farlo:
Correre i trail è bellissimo, è vento nei capelli, è la natura che ti entra dentro o forse siamo noi ad avventurarci in lei, è profumo di fiori, di pascoli, di erba bagnata, è l’eco infinito di ruscelli, di voci, di sorrisi, di VITA!!!
Ora non vi annoio più, chiudo nel mio cuore tutte queste emozioni, è ora di guardare avanti e pensare alla prossima avventura….
Solo un ultimo doveroso ringraziamento agli organizzatori, i Lupi d’Appennino, il Gruppo Alpinisti Escursionisti Piacentini, il Soccorso Alpino, tutti volontari, che hanno realizzato una gara stupenda, garantendo nonostante un tempo infame i ristori e facendoci sentire sempre sicuri sul percorso.
Tatooooooooo
Marika