VERCESI E ZANI.... CHE DOPPIETTA!!!!

 

Domenica 26 Febbraio si è svolto il classico appuntamento del cross della Vernavola, come sempre il parco ha offerto un percorso molto divertente che ha messo alla prova i muscoli degli atleti, poi, ad accentuare la durezza della gara, ci ha pensato un vento "Bastard inside".
Come ci capita ultimamente ci siamo presentati col vestito buono tanto da centrare ben 9 podi, ma veniamo al dettaglio:
Nella F18 Paola è prima, ma non soddisfatta centra la seconda vittoria assoluta di fila;
Piero e Manuel fanno secondo e terzo tra gli M40;
Eddy sale sul gradino più alto tra gli M45, ma questa volta a fargli compagnia c'è il rientrante Bubu Milani con un ottimo secondo;
Secondo e terzo posto tra gli M50 per la banda dei Fabios, naturalmente Andreoli davanti a Giani.
Secondo posto tra gli M55 per PaoloG e terzo per Antonello.
Hanno completato lo stormo Betta, PaoloR e il Pres Renato anche loro non tanto distanti dal podio.

Da Morfasso arriva la notizia che la nostra Saby non si fa intimorire da freddo e gelo e le mette tutte in fila al Winter Trail del Parco: PRIMA!!!
Anche PaoloS presente e, visto il meteo, anche per lui chapeau.

Altra gara e ancora tanto freddo per i nostri, alle Terre Verdiane schieriamo:
nella maratona Cosma, Il Puma che si porta a casa un bel sesto posto di categoria e Bruno;
nella corsa del principe (30 km) ottimo crono per Teo Gallini;
nella mezza non può mancare il nostro Cristiano;
infine sulla 10k da Salsomaggiore a Fidenza Chantal è settima assoluta e seconda tra le F35.

 

ARCADIA CROSS 2023 - RO-07 A CACCIA DI UN POSTO IN CHAMPIONS

 

 

Domenica in quel di Pancarana il Running ha schierato un undici di tutto rispetto che si è fatto rispettare sui prati verdi del centro oltrepadano.
In porta il presidente Salvini a guidare lo squadrone schierato con 4-2-4.
A sua difesa Pasotti, Sturla P, Rossi e Giani fondamentali per il risultato collettivo.
A centrocampo Ceccon e Sturla S che conquistano 2 ottimi secondi posti di categoria.
In attacco le nostre punte di diamante che s'impongono nelle relative categorie: Giudici, Qepuri, Andreoli, anche secondo assoluto, e Zani che mette in fila tutte le signore prendendosi con autorità la vittoria assoluta.
Dalla radioline intanto arrivano notizie che a Vittuone Zuccarin impreziosisce la domenica dei Corvi con l'ennesimo primo posto di categoria ed un tempo di tutto rispetto, con lui l'instancabile Meriggi.
Ma non era calcio?!?!?! Ops ci siamo confusi, ma non cambia nulla siamo sempre una gran bella squadra.

 

CROSS VOGHERA 2023

 

Domenica dieci Corvi presenti alla campestre di Voghera dove l'Atletica Iriense ha prensentato, dopo qualche anno, il traciato con passaggio all'interno del Campo Giovani, temperatura gelida, ma in linea con la stagione.
Per i nostri colori:
Paola 1° F35 dopo essersi scaldata il giorno prima sulla riviera ligure con la Portofino Run;
Antonello 1° M55, risultato meritato per un degli specialisti delle scarpe chiodate;
Chantal 2° F35 al rientro dopo un po' di riposo;
Miky 2° F40 anche lei reduce dalla "gita" ligure;
FabioA 2° M50 sempre in grande forma;
FabioG 3 M50 finalmente a podio nonostante il periodo di appannamento.
Presenti anche PaoloS, PaoloR, Valter e il Pres Renato per un buon risultato di squadra.

 

PORTOFINO RUN 2023

Bel pomeriggio per i Corvi in trasferta marittima!!!

10k di Santa Margherita sul solito tracciato suggestivo, ma nervoso che porta da Santa a Portofino e ritorno
 
Primo corvo Zucca che gira sotto i 37 e fa secondo di categoria (... se solo li premiassero)
Bene anche Eddy, sotto i 39!
Paola fa seconda di categoria e gira in 45.
Bravissime anche Miky, Barbara S, Barbara B, Manuela e Olga tra le corvette, ma anche Renato e Mauro non mollano un centimetro!
Pomeriggio di sole e corsa e poi finalmente birretta in compagnia appena il sole tramonta.
Il giorno dopo Manuel nella mezza corre abbondantemente sotto 1h30' ..... a dire il vero anche il sabato non si è risparmiato spingendo il passeggino sotto l'ora nella 10k!
 
W il running e W i corvi.
 

Dall’Oltrepò a Londra

Dall’Oltrepò a Londra 

 

Attraversando l’Europa in bici

C’è chi aspetta le ferie per piazzarsi sotto l’ombrellone, e poi c’è Massimo Lombardo, 51 anni, informatico e appassionato di running e di ciclismo, che decide di attraversare mezza Europa in Mountain bike allestita per l’occasione. Diciotto giorni, duemila km in sella, dall’Oltrepò Pavese a Londra, attraversando Svizzera, Francia, Belgio, Paesi Bassi e Regno Unito.

 

Massimo, come ti è venuta l’idea?

Ho sempre avuto la passione per le vacanze on-the-road. Prima della pandemia, le mie vacanze erano dei lunghi viaggi a tappe. Ultimamente ho seguito su Internet le imprese di ciclisti impegnati in viaggi estremi, e ho pensato di poter fare lo stesso nella tranquilla Europa.

 

Hai seguito una preparazione specifica in vista di questo viaggio?

Nei due mesi precedenti ho fatto due uscite in collina per verificare l'impostazione della bici, 150km in tutto.

 

Immagino che tu sia sia partito da un’ottima forma fisica. 

Da un anno mi alleno con gli amici della Running Oltrepò, con cui ho corso 3 mezze maratone, quindi ho fatto una visita medica agonistica.

 

Hai seguito un percorso già pianificato oppure ti sei lasciato guidare dall’ispirazione del momento?

Ho preferito prenotare in anticipo. Ho dormito in alberghi e ostelli, e ho prenotato i mezzi di trasporto come il traghetto per l’Inghilterra o il pullman per il ritorno . Ho preferito visitare zone che non avevo ancora visto, specialmente in Svizzera e Paesi Bassi.

Ho impostato le tappe in modo da non superare i 120km e +1000m di dislivello al giorno, lasciandomi guidare da Google Maps.

A volte è mancata l'energia per fare le deviazioni necessarie a raggiungere i troppi “punti di interesse” che avevo segnato, come il punto più alto del Belgio, oppure il “CasAnus”, un “curioso” alloggio turistico a forma di tubo digerente…

 

Raccontaci la tua giornata tipo

A Nord potevo contare su un paio d'ore di luce in più.

La partenza dipendeva dall’orario della colazione, aggiungi il tempo per preparare la bicicletta, iniziavo a pedalare intorno alle 8.30.

Il mattino è il momento migliore, fresca l’aria e fresco e riposato io, per la prima ora tenevo un’andatura tranquilla. Durante la giornata soste variabili, per necessità fisiologiche, mangiare, riposare, ecc.

La parte più impegnativa era tra le 12 e le 15, quasi tutti i giorni ho visto massime di 35°. In questo caso facevo soste più frequenti.

Arrivavo alla tappa successiva tra le 15 e le 20, se mi trovavo in città cenavo fuori, mentre se ero in campagna facevo provviste al supermercato.

Dopo la doccia, la prima attività era il lavaggio dei vestiti, per permettere l'asciugatura durante la notte.

Andavo a dormire verso le 11 negli alberghi; invece negli ostelli era difficile dormire prima dell'una di notte.

 

Un aneddoto buffo.

Ho comprato una bandierina italiana da un ambulante sul lago Maggiore. Non hai idea di quanti inviti ho ricevuto a bere, mangiare e perfino alloggiare per la notte, senza contare tutti i saluti da parte di ciclisti, automobilisti e camionisti! Penso che poche altre bandiere possano vantare così tanto successo. Poi però, arrivato nel Regno Unito, hanno iniziato a chiedermi perchè avessi la bandiera irlandese…

 

Come hai attrezzato la bicicletta?

Ho acquistato un portapacchi specifico su cui ho montato due borse laterali, che portavo in camera ogni sera.

Ho poi realizzato una tasca su misura per il quadro del telaio, dove tenevo le camere d'aria, gli attrezzi per la manutenzione, k-way, cose utili ma di poco valore, che ho sempre lasciato sulla bici.

Infine, montavo un portaoggetti facile da rimuovere e che portavo sempre con me, dove tenevo telefono, soldi, documenti e powerbank.

Per assicurarmi che non sparisse la bici avevo 3 catene per bloccare ruote, sella e casco.

 

Raccontaci un momento difficile, quando hai pensato “ma chi me l’ha fatto fare”

Mi viene in mente una superstrade a 4 corsie, oppure ponti interrotti che mi hanno obbligato ad aggiungere tanti chilometri, e anche la guida a sinistra sulle strade inglesi.

Però non ho mai provato senso di insicurezza o di pericolo. Non ho mai pensato “chi me l’ha fatto fare”, piuttosto mi dicevo “anche questo fa parte della vacanza”

 

Il momento più emozionante del viaggio?

Tutto il viaggio è stato un insieme di emozioni, scoperte, e incontri che ti fanno dimenticare la fatica e i disagi, ma quando sono arrivato sul Mare del Nord in Belgio, ho capito di avercela fatta. Era mezzogiorno e non ho esitato un attimo a fare un bagno!

 

Fin dove vorresti pedalare la prossima volta?

Al momento mi sento soddisfatto, non sento un bisogno crescente di chilometri. Sicuramente ci saranno altri viaggi, la bicicletta è stato solo il mezzo. Le idee sono tante: forse la discesa del fiume Elba in canoa, o il mar Egeo in barca … o in bici fino a Istanbul, chissà!