Castellazzo Bormida Stra e Half

 

Lo stesso giorno in cui a New York si corre la maratona non è che dalle nostre parti si sta fermi, anzi!

Si fa quel che si può e ieri“quel che si può” per 5 di noi era nell’alessandrino, più precisamente a Castellazzo Bormida su due differenti distanze.

La Half Marathon, giunta alla sua 14esima edizione ha visto al via quasi 400 runners tra cui oltre al sottoscritto, Marika, Gianfri e tanto per cambiare Vito:

Marika con sua grande sorpresa (non certo mia) centra il suo PB con 1h 55m.56s migliorandosi di circa mezzo minuto. Complimenti, la strada asfaltata non sarà la sua passione ma i progressi si vedono anche li!

Io, nel pieno della preparazione in vista della maratona di Reggio, ho stoppato il cronometro appena sotto l’1h36m ricevendo in cambio buone sensazioni e la conferma che l’allenamento paga.

Vito e Gianfri corrono in surplace a ritmo sostenuto e chiudono senza particolari sforzi rispettivamente con 1.37 e 1.40.

La Stracastellazzo n°4  lunga 10.6km e con poco meno di 200 concorrenti, invece  vedeva impegnata Anna ormai in netta ripresa e già  a premio con un buonissimo 4° posto di categoria conquistato correndo al ritmo di 4:20 al km e tagliando il traguardo come 7a assoluta.

Organizzazione davvero impeccabile, ristori, pacchi gara, iscrizioni, tutto a regola d’arte!!

Complimenti ai ragazzi della G.P.Cartotecnica, personalmente considero questa corsa un punto di riferimento a livello gestionale!

 

Renato

CorriPavia 2016

 

 

 

Che per il Running Oltrepo’ la giornata di domenica sia stata divertente lo testimonia il gruppo Whatsapp, un continuo bipbip di messaggi di complimenti durato tutto il pomeriggio.

13 i nostri arrivati nella mezza dove meritano una menzione Fabio(14esimo assoluto e 3° di categoria) e Sabrina(13esima donna e 2° di categoria nonostante una brutta caduta).

Ma erano in gara anche:

Balarè:inossidabile e unico

Francesco Colucci: ormai stabilmente su tempi buoni

Stefano Trovamala: inarrestabile e sempre presente

Il Proc: il solito che dice che la fa piano e poi non lo prendi più

Nicola Bigi:”Fa 8 km a balla una volta a settimana e poi fa 1.42 in mezza” cit. Renato

Gianfri: bentornato finalmente!

Api: forse con 21 km si è appena appena scaldata!

Federico: al rientro anche lui, a presto per tempi più consoni!

Marco e Massimo: entrambi sotto lo spartiacque delle 2 ore

Silvia: Sopra le due h proprio di un soffio,ma di certo soddisfatta della giornata e della gara!!

Corrado: Partito con i migliori propositi per un gran tempo ma messo ko da un fastidio muscolare a metà gara

Nella 10 km:

 Stefano: 38.28 parla da solo,bravo! 

Cice: sempre sempre competitivo ad alti livelli, ma come fai?

Stoppa: di poche parole ma di molti fatti e soprattutto sempre veloce!

Baro: un altro che “la faccio piano…” e poi lo ritrovi all’arrivo!

Paolo: super gara nel giorno del compleanno, cosa chiedere di più?(2 polpacci nuovi?)

Barbara Tirella Sacchi: PB polverizzato e un grande grandissimo applauso per lei!!!!

Paola: finalmente su tempi ragionevoli…

Giovanni: ormai una realtà consolidata del gruppo

Maio: sempre stoico, un veterano di tante corse

Elena: uno dei nuovi acquisti, e speriamo di rivederti presto!

Per la 10 km non competitiva ai nastri di partenza Cristiano e Marco.

Personalmente una gara che mi piace sempre anche se la trovo molto dura. Ho sentito lamentele per il pacco gara, io personalmente dell’ennesima medaglia ne faccio a meno, ma si sa non siamo tutti uguali.

 

Paola

 

Tartufo trail 2016

 

Ho incominciato a pensare di iscrivermi al Tartufo Trail alla fine di agosto,le vacanze erano finite,ma la voglia di continuare a percorrere  i sentieri di montagna era tanta, e correre trail dà la possibilità  di immergersi per qualche ora  in quei sentieri tanto amati. Ne ho  parlato con Vito, che da veterano di questa disciplina,è sempre pronto a una nuova avventura, e ho segnato  in agenda il promemoria con il termine ultimo per iscrivermi…. Ogni giorno lo vedevo  lì che spuntava  tra i vari impegni, e nella mia testa sapevo  già che stavo  per commettere una pazzia…. L’iscrizione quest’anno dava  la possibilità  di partecipare alla 50 km, con l’eventuale opzione durante  la gara di spostarsi sul  percorso da 28 km…. Ed è così che con leggerezza mi iscrivo alla 50 km, ripetendo a me stessa e a chi mi chiede se sono impazzita che tanto posso sempre scegliere.

 I giorni trascorrono in fretta,  e in un baleno è il 9 ottobre….

Io e Vito partiamo da Broni alle 5 di mattina,  e assonnati arriviamo a Calestano, questo paesino alle pendici dell’Appennino, dove ad attenderci ci sono tanta nebbia e aria fredda.

Ritiro pettorali, deposito borse e via alla partenza, dove  troviamo anche il compagno di squadra Pierdante che affronterà la 66 km.

 La temperatura alla partenza ci annuncia che non sarà una giornata facile a livello di meteo,  il cielo è nero, fa freddo e il vento si fa sentire. Nonostante tutto lo speaker ci incoraggia, dicendoci che dal pomeriggio dovrebbe schiarire e uscire il sole.

E allora via si parte, mentre percorro il primo km nel centro storico,mi chiedo che cavolo sto facendo….

Intanto comincia a piovere, guardo l’orologio , sono già trascorsi 40 minuti e sono più o meno a 4,5 km…. Vito ogni tanto mi aspetta, l’idea è di arrivare al primo cancello insieme, al 21 km, entro il tempo limite di   3 ore e 40. Mi sembra di avere comunque tantissimo tempo, e proseguo fiduciosa. Ma la pioggia e il fango aumentano,  fango bastardo, mi sembra di avere i piedi incollati al sentiero, con le scarpe che si fanno pesanti. Lascio andare Vito, non voglio trattenerlo, comincio a guardare l’orologio, rimane poco tempo prima della chiusura del cancello orario, e mi accorgo che i miei sogni si stanno infrangendo,  mi do della stupida, mi chiedo  con quale superbia posso anche solo aver  lontanamente pensato di correre 50 km….   Sento le gambe stanche e non sono neanche a 21km….guardo di nuovo l’ora, sono le 11.40 e mi accorgo che ancora non sono al cancello, provo comunque a spingere con le ultime forze, giusto per convincermi almeno di aver provato a dare tutto. Al cancello ci arrivo pochi minuti dopo la chiusura, un organizzatore mi punzona il pettorale e mi chiede : “Prosegui sulla 28 giusto?”, e io rispondo : “sì  purtroppo….”  E lui:             “  Perché?  Volevi correre la 50?”  E  io: “ Eh sì  ma sono fuori dal cancello…. , lui per riposta si gira verso la scopa,  e gli chiede “Martin, questa ragazza vuole fare la 50, che dici, la facciamo proseguire?”  , Martin  mi guarda e mi dice  “Dai forza,  bevi,  mangia che partiamo!”

 In quel momento non capivo  se essere  felice o se era il caso di tirarmi degli schiaffi da sola, ma caspita mi sono detta, ma sei quasi morta ad arrivare fino a qui,  ma ti viene in mente di proseguire per altri 29km?

 E così mi incammino, siamo io e altre due donne, una delle due ha una crisi, non vuole proseguire e questo non fa che spaventarmi di più….decido di chiamare Renato e dirgli di non preoccuparsi, che sto proseguendo, lo sento perplesso e effettivamente se dopo 4 ore ho percorso 21 km, ne ha tutto il motivo.

 Intanto però mi accorgo che le gambe cominciano a girare, prendo coraggio e piano piano riparto.

 Mi ritrovo così sola, cerco di seguire i segni sugli alberi e a terra, ci manca solo di perdersi in questo tratto di Appennino, così selvaggio. Comincio a salire, c’è un bel pezzetto piuttosto tecnico e poi un sentiero che mi porta all’interno di un bosco di conifere altissime, nonostante la stanchezza rimango stupita da questo panorama, da questa natura così bella.

 Mi perdo un po’ nei miei pensieri e arrivo in cima, dove nella nebbia scorgo un cartello che indica a caratteri cubitali: PUNTO DI RISTORO, SIETE AL 32,5 KM, A 7,5 KM DAL 2^ CANCELLO ORARIO

 Al ristoro, trovo i volontari della protezione civile, fa molto freddo, bevo e mangio qualcosa, e mi rimetto a correre, in quel momento  incrocio nuovamente Martin che sta seguendo gli ultimi runner, lui mi guarda e mi urla “ Vai, brava, bravissima,  sei arrivata fino a qui, vai!!”

 Quelle parole, in quel particolare momento mi hanno aperto il cuore e la mente….lascio andare le gambe, finalmente inizia un po’ di discesa, parlo a me stessa, e mi auto incito e mi dico:”dai gestisciti bene, dai continua così….”

 Chiamo di nuovo Renato per tranquillizzarlo, e dirgli che sto un po’ meglio e gli prometto che se arrivo al 40^km , all’arrivo ci arrivo in qualsiasi modo, anche strisciando.

 Fino al 39^ è un saliscendi corribile, poi comincia una salita nel bosco, che mi frena ancora,  i crampi ogni tanto arrivano, cerco di bere per tenerli lontano, arrivo in cima e al cancello e  ristoro dei 40 km.

 Che bello vedere qualcuno, parlare con gli organizzatori e i volontari  che mi incoraggiano, e mi dicono che dopo 5 km troverò l’ultimo controllo.

 E così è, trovo l’ultimo punto di controllo, un volontario mi punzona il pettorale per la sesta e ultima volta, mi offre un po’ di cioccolato, e mi dice “ segui le frecce, 5 km e sei arrivata!”

 Riparto per l’ultima volta e ora davvero non mi voglio più fermare, comincia una lunga discesa fatta di pietre, fatico a farla, comincio veramente a essere stanca, ma dopo una curva finalmente vedo spuntare i tetti di Calestano, scendo un sentiero che mi porta in paese, e sento la musica, sento il brusio dell’arrivo.

 Eccolo lì davanti a me, mentre percorro la passerella fluorescente che mi conduce al traguardo mi scendono le lacrime e intanto sorrido, non posso  credere di avercela fatta.

 All’arrivo trovo Vito, e apprendo purtroppo che il nostro compagno Pierdante si è dovuto ritirare a causa di un infortunio.

 E così è andata anche questa, la mia prima 50 km…. dura sì, ma la soddisfazione di averla finita è già più forte del dolore che ancora ho nelle gambe.

 Spero in questo fiume di parole di avervi trasmesso un po’ delle mie emozioni….e magari di avervi fatto venire voglia di provare a correre un Trail, sicuramente vi consiglio di pensare al Tartufo Trail, perchè è veramente organizzato in maniera maniacale, offre ben 4 distanze in cui misurarsi, 17 km,28 km, 50 km e 66 km. Il percorso è segnalato alla perfezione, e gli organizzatori hanno veramente pensato a tutto, deposito borse, spogliatoi, docce, pranzo dopo la gara, veramente eccezionali!!!

Ciao  a tutti, al prossimo racconto, alla prossima  avventura!

 Marika

 

Scuropasso Trail 2016

 

 

 

 

Ciao amici, se volessi raccontarvi quello che per me è stato lo Scuropasso Trail dovrei scrivere per ore con il serio rischio di annoiarvi….

Mi limito a snocciolarvi un paio di dati:

Più di 120 partenti alla competitiva, altri 160 alla libera, una trentina dico TRENTINA di nostri tesserati sul percorso a prestare servizio, il parcheggio talmente pieno che Gianfri e Marco ancora un po’ le macchine se le dovevano mettere  in tasca…

 

Non ho dormito per due giorni prima della gara, mi giravo e rigiravo nel letto cercando di capire cosa mi sfuggiva (qualcosa sfugge sempre), dicevo alla mia paziente moglie Marika: “cosa caxxo è che stò dimenticando????” ma  lei mi rispondeva: “Dormi che sei cotto…”

Alla fine posso dire che alcune cose le abbiamo dimenticate (inutile entrare nei dettagli) ma non possiamo che essere orgogliosi di quanto fatto.

Giro i  numerosi messaggi di congratulazioni ricevuti in questi giorni in primis a tutto il direttivo ma anche a tutti i tesserati che hanno risposto presente scegliendo di spendere una domenica mattina per il Running Oltrepò. Scontato ma doveroso dire che senza di loro (e il loro spirito positivo e generoso) non sarebbe stato possibile realizzare questa manifestazione.

Per quanto riguarda la gara in ambito maschile supercomplimenti a Sorrentino Giuseppe, primo assoluto (ma non è certo una novità) davanti a Cinalli Davide e Meliani AZIZ  e tra le donne  a  Moia Monica prima tra le donne davanti alla amica Baruffaldi Giordana e alla velocissima corvetta Sabrina Argento. Chapeau!!

Per tutti gli altri piazzamenti  e i podi delle varie categorie invito a scaricare la classifica presente anche nel sito.

 

Al link sotto trovate le foto della corvetta Anna, Scuropasso Trail e Running Oltrepò vi ringraziano!!!

 

Renato

FOTO

Straripaldina

Le ferie sono finite e lo stormo si ritrova compatto in quel di Ripaldina per la ventitreesima
edizione della gara locale. Percorso invariato rispetto all'edizione precedente cioé un misto di
asfalto è sterrato corredato da qualche salitella che alla fine ha pesato sulle gambe dei podisti.

I podi sono stati ben popolati da Corvi e Corvette: Paola zani sale sul gradino più alto della F23, Silvia Valle invece è seconda tra le F35, completa il tris femminile Barbara Sacchi con un bel terzo posto tra l'agguerritissima F40.

Bravissimi anche i ragazzi, a partire da Alessio Siviero primo tra gli M35 (è lui è il più veloce del Running Oltrepò) al quale tiene compagnia Guido Serafini con un ottimo secondo posto. Tra gli
M40 un eccellente Stefano Borin è secondo, per poco manca la vittoria di categoria, ma anche in questo
caso non è solo perché Davide Stoppa gli tiene compagnia arrivando terzo, forse inaspettato
visto la sua reazione per la premiazione avvenuta.
Infine bravi anche i "vecchietti" Fabio Giani M45 accompagnato sul podio dall'inossidabile Andrea Ballerini.
In gara erano presenti anche Luciano Ciceroni, il "clan" dei Portalberesi composto da Filippo Pezzini, Andrea Marconi, Luca sacchetto e Cristiano Meriggi, il generosissimo Davide Barosselli, gli instancabili Stefano Trovamala e Marco Valicati, e Giovanni Borin che a Ripaldina si
sente sempre "competitivo".

A completare lo squadrone anche il giovane Tommaso Sacchetto e Barbara Maestri premiata a sorpresa tra
i non competitivi.

Da non dimenticare, anzi da sottolineare, il terzo posto di squadra subito a ridosso degli squadroni
vogheresi in lotta per il titolo provinciale.

Forza Corvi sempre!

Fabio