"RUN FOR AIL" Cantalupo Ligure
Una scelta importante decidere di correre la Run for Ail. 37Km, 2500 D+, una distanza
considerevole, un dislivello ancora più significativo. Era da fine agosto che si pensava di correrla,
solo giovedì scorso ho preso la decisione di iscrivermi mettendo in conto che l’avrei fatta con
filosofia, e il cuore in pace per un probabile ritiro. Ancora oggi la mia schiena ogni tanto mi manda
segnali che ha bisogno ancora di essere coccolata, per fortuna gli esercizi che mi ha dato Andrea
Campagnoli sono davvero miracolosi (grazie ancora) e attenuano il segnale di allerta.
Domenica mattina, io e la mia socia Marika si parte direzione Cantalupo Ligure. Alla partenza tante
persone mi hanno dato della matta a fare una gara del genere dopo un fermo di un mese e mezzo...e
come biasimarli? Purtroppo però devo convivere con la mia testa dura e Marika lo sa, infatti appena
prima di partire mi ha detto quel “Certo che ce la fai!” che mi ha accompagnato in mente per tutto il
tempo.
Sulla linea di partenza inizio a vestirmi di più, faceva troppo freddo e mi sarei presa davvero un
accidenti altrimenti. Si parte, dopo qualche km inizia a piovere ma era talmente leggera che non ci
facevo neanche caso. Passa un’oretta neanche e diventa obbligatoria la giacca impermeabile, non la
toglierò fino al traguardo. Quanto fango! Non riuscivo a stare in piedi, in salita puntavo le bacchette
e i piedi scivolavano giù, che fatica! Al 13° ho pensato al ritiro...iniziava a farmi male sotto il
gluteo, avevo una paura tremenda che mi tornasse il dolore di questa estate. Mi sono data del tempo,
vedere se con una discesa riuscivo a sostenerla, ma la discesa è arrivata solo attorno al 20° circa.
Nel frattempo sulla cresta mi sono dovuta fermare, vado incontro a un cancello, non c’erano sentieri
di fianco, penso di doverlo scavalcare ma prima di entrare in una proprietà privata avrei dovuto
esserne certa. Non c’erano balise, provo a chiamare l’organizzazione ma il telefono non prende, la
traccia gps non caricava, allora ho aspettato che arrivasse la scopa per avere dei lumi. Riparto e
attraverso un campo di mucche e arrivo fino la cima. Tutta quella salita così ripida e difficile da
praticare a causa del fango mi aveva uccisa, ripenso al ritiro ma vedo che nonostante il marciume
riesco a reggere la discesa anche se alle volte dovevo fermarmi perché prendevo degli scivoloni
enormi da farmi far movimenti non tanto adatta alla mia schiena. Sapevo che avevo ancora una
salita verso la fine...non me l’aspettavo così lunga e ripida. Al primo scivolone inizio a piangere, la
testa mi stava abbandonando...penso a Marika, penso che lei non avrebbe pianto ma si sarebbe
arrabbiata e sarebbe andata ancora più forte. Mi placo il fiato dal magone, prendo coraggio e
riparto, ma al quinto scivolone rinizio a piangere, mi innervosivo perché era già difficile e in più
non riuscivo a stare in piedi. Non so come ma arrivo in cima...è fatta penso. Discesa finale, Marika
mi chiama preoccupata, io la rassicuro che ero all’ultimo km. Un onorevole Davide Ansaldo mi
viene incontro e mi porta fino al traguardo, è stato un gesto davvero umile e nobile da parte sua!
Ed eccomi alla fine, 20 minuti in più del dovuto ma mi accolgono come se fossi la prima. Inizio a
piangere, a dire il vero piango ancora adesso a scrivere questo racconto. Marika mi abbraccia,
Marco dell’organizzazione pure, tutti mi fanno festa, che persone splendide!!!!
Una bella doccia calda e pasta a gogo assieme ai reduci dell’evento.
Che giornata! Ecco la mia prima lunga...me la ricorderò per sempre. La fatica, l’incertezza, i dolori,
la rabbia di non riuscire a stare in piedi. Ho la fortuna di essere una testa dura perché avrei dovuto e
potuto ritirarmi più volte durante la gara ma non è contemplato per me. Come dico sempre,
”piuttosto sui gomiti!”
Oggi non riesco a muovere manco le braccia, forse solo le palpebre non mi fanno male, ho dormito
col ghiaccio sotto i piedi, continuo a piangere per l’impresa, sinceramente un po’ combattuta per
non aver fatto il tempo che volevo...ma sarà per la prossima!
Tatoooooo
Sabina