THE ABBOT'S WAY 2018 L'anno delle corvette!!

INTRO

Ciao a tutti, nelle righe qua sotto troverete il racconto scritto da 4 ragazze speciali che la scorsa settimana con tenacia, spirito di squadra e tanta allegria hanno corso in staffetta la mitica Abbot’s Way.

Le condivido così, in modo spontaneo sperando che leggendole possiate respirare almeno un po’ di quell’aria magica che per due giorni ci ha accompagnato in questa fantastica avventura!

Da parte mia, in qualità di presidente del  Running Oltrepò e accompagnatore non posso far altro che ringraziarle senza dimenticare Marika che invece che a staffetta ha pensato di corrersela tutta da sola compiendo un impresa che per la nostra società è unica!

 Ancora una volta mi hanno reso orgoglioso di questo grande gruppo!!

Renato

 

    Paola

"Era una fredda mattina di gennaio quando durante una corsa con Michela lancio l'idea di una Abbot's way a staffetta. Subito mi dice di sì, reclutiamo anche Barbara e Sabina e via con l'iscrizione, indietro non si torna!
Non nascondo assolutamente i miei timori, 30 km non li ho mai fatti, di trail ne so poco, ma tra un allenamento e l'altro, un aperitivo e una chat WhatsApp, riesco a capire come muovermi e cosa portare.
Arriva la mattina della gara, sembriamo quattro ragazze in gita, riuscire a fare squadra anche in uno sport individuale è per me una gioia, condividerlo con delle amiche la è ancora di più.
Alla partenza tutti sembrano più: magri, allenati, preparati, attrezzati, più tutto di me!
Ma mi ripeto che in fondo io devo farne solo un pezzetto, ho la cattiveria per arrivare al cambio (forse), Marika deve farne 125!
Partiamo, con un unico pensiero, ne devo fare 15 di salita e il grosso è fatto. Subito per fortuna ci immettiamo in un budello, impossibile correre, si cammina in fila indiana e così è per circa 5 km. La strada si allarga, ci sono tanti tratti su asfalto,mi recupera un ragazzo di Parma che resta con me fino al 18esimo km. Arrivata a Sella dei Generali trovo Renato che mi affianca e mi invita a guardarmi intorno per godere della bellezza del paesaggio, ma non credo di avergli dato molta soddisfazione...(Scusa Pres!)
Arriva quella che doveva essere la parte più "facile", discesa lungo i sentieri e gli ultimi 2 km su asfalto, peccato che puntuali arrivino i crampi a farmi soffrire. Stringo i denti, al 24esimo chiamo Michela, sono contenta, felice, sto arrivando... Finché non sento una voce poco dopo che mi dice:"Dai Paola stiamo andando bene!" Sarà Davide? Ehm no.. sono io che mi parlo da sola!
Arrivo dopo quasi 30 km e qui davvero vedo Davide! Ultimi metri scortata dalle ragazze e cambio alla Barbara! Mi riposo un po' e andiamo a seguirla lungo il percorso, aspettiamo il suo arrivo a Bardi che ci aspetta con la sua fortezza. Da lì cambio a Michela e riesco a seguirle solo tramite WhatsApp ma mi aggiornano e riesco ad essere partecipe della loro, della nostra impresa, con l'arrivo di Sabina a Pontremoli.
Grazie amiche è stata una giornata indimenticabile, e grazie Davide, Renato e Fabrizio, un supporto fondamentale".

    Barbara

"Tutto inizia quando parlando con Paola dico che sono stufa di fare le solite gare ed ecco che mi propone di fare l'abbot's way a staffetta dove accetto immediatamente con entusiasmo . Non avendo mai fatto trail, tra l'altro così impegnativi,chiedo consigli e informazioni ad amici sulle tipologie del percorso,  in particolar modo il mio tratto. All'inizio il fare la staffetta e condividere questa esperienza con Delle amiche mi entusiasma molto ma alcuni giorni prima della gara il timore di non farcela aumenta non tanto per i km ma per la tipologia di gara. Arriviamo al giorno della gara dove tutte e 4 assieme ci dirigiamo a Bobbio per accompagnare Paola alla partenza. Dopo aver assistito la partenza molto emozionante sul ponte gobbo ci avviamo verso Farini. Finalmente tocca a me dare il cambio a Paola e parto. Affronto i primi 10 km con entusiasmo, i km passano  velocemente senza troppa fatica dove saliamo verso Groppallo, più avanti trovo le mie compagne e Davide ad attendermi dove mi incitano . Con tutta questa carica ed entusiasmo ops...... sbaglio strada  e dopo circa 2 km mi accorgo dell'errore, torno indietro  alla ricerca del sentiero corretto (era il mio più grosso timore della gara ed è successo) . Rientrata sul percorso corretto trovo alla mia ricerca Micky e Saby,vedendole mi sono rincuorata e ricaricata per affrontare la salita del monte Lama. Quindi con fatica raggiungo la vetta più alta del mio tratto, siamo a 1350m dove a sorprendermi c'è la pioggia e qualche chicco di grandine a farmi compagnia ma ci sono tre ragazzi con i quali ci scambiamo qualche parola di conforto. Quindi iniziamo a scendere per 9km circa sopra un terreno sdrucciolevole in una discesa interminabile . Finalmente vedo in lontananza la Fortezza di Bardi, quindi ancora un piccolo sforzo ed è fatta.. .percorro gli ultimi km e l’ultima salita dove sento le urla Delle mie compagne , ci sono anche Renato e Davide ad accogliermi..
L'abbot's way oltre ad essere una gara è stata una bellissima avventura che ho condiviso con delle persone speciali . Grazie Paola, Micky, Saby
a Renato e Davide per il supporto e a Fabrizio per la preparazione".

 Michela

"...che poi, quando fai l' Abbot's e la fai in staffetta con amiche, ti rimane ben poco dei 35 km corsi..non che non sia stata dura, anzi... Ma quando ripenserò al 28 aprile 2018, avrò davanti agli occhi  la partenza a Bobbio, il passaggio sul ponte. Tanti partenti staffettisti come noi, ma il mio cuore lì era con super Marika che di km ne avrebbe percorsi 125...e sapevo che li avrebbe percorsi! L' Abbot's mi ricorderà  2 mucche e 2 asinelli che abbiamo avuto davanti alla macchina per un km prima di Farini e che non ne volevano sapere di darci la precedenza, sarà la voce squillante di Paola che al 26°km mi ha chiamata dicendo che stava arrivando..L' Abbot's sarà la concentrazione di Barbara al passaggio a Groppallo che avrebbe fatto invidia ad un centometrista!

Avrò davanti agli occhi lo spettacolo di un paesino incantevole qual è  Bardi e l' arrivo di Saby a Pontremoli..un missile!! che fatica arrivare al traguardo con lei… ma una volta tagliato il traguardo gli abbracci e l' emozione di avercela fatta spazzano via ogni fatica.

Questa è stata la mia gara e a dire il vero non solo perché manca il 29 aprile, altra giornata indimenticabile.

Per quanto riguarda la mia frazione, come dice Nives Meloi, bisognerebbe partire senza nessun altro peso che non sia il tuo zaino e quello del tuo corpo. Non era questo il giorno, non era questo il caso. Le gambe volevano andare ma la testa si rifiutava, a volte accade..anche senza un motivo apparente.. Per fortuna c'era il cuore, che mi incitava a sbrigarmi per permettere a Saby di partire con la luce e tra una salita e un falso piano (ma le discese dov' erano???) arrivo a Borgotaro... Grazie amiche e amici per quest' avventura e grazie ancora una volta alla corsa, senza la quale non avrei conosciuto persone e luoghi meravigliosi.."

 Sabina

"30 km li posso fare, 30 km a lama quello mi è molto più difficile, ma dovevo almeno provarci per le mie compagne di squadra. Avevo l’ultimo frangente di gara, la notte, ma ho voluto vivere tutta l’avventura dall’inizio, dalle 4 del sabato mattina, perché eravamo una squadra ed è questo che la staffetta di lascia più di tutto. La corsa in generale è uno sport individuale, ma la staffetta unisce, corre una per tutte! Paola, Barbara e Miki in successione, non riuscivo a riposare perché la mia mente era con loro e per quello che avrei dovuto affrontare. Non ho potuto preparare una gara così veloce, quindi i dubbi erano tanti e soprattutto era tanta l’agitazione per essere all’altezza delle altre mie tre socie, talmente tanta che lo stomaco ha cominciato a ribellarsi, ma ero felice di condividere con loro questa bellissima esperienza. Siamo a Borgo Val di Taro io e Barbara ad attendere Miki, ed eccola che arriva, batto il cinque e parto, portando con me la forza di altre tre super atlete. L’inizio era una bella salita corribile e cerco di spingere un po’, forse troppo quando al 6° km incrocio Miki e Barbara che mi dicono di rallentare per non scoppiare, ma non mi importava, il mio obiettivo era dare più di quello che avevo. 1000 m circa di dislivello nei primi 13/15 km, accendo la frontale e inizio a salire con mani alle ginocchia. Comincio ad avere freddo ma non mi interessava, dovevo andare, non volevo perdere tempo per coprirmi.

La notte, la solitudine...beh, mica tanta dato che son sempre stata accompagnata da cinghialotti che probabilmente mi prendevano per pazza! Ad ogni modo tutto prendeva magia, un altro mondo. Arrivare in cima al passo del Borgallo in piena notte mi ha regalato un attimo di potenza, quel sentirsi invincibili che mi ha dato ulteriore spinta per accelerare ma, aimè, l’essere incosciente lo si paga ed ecco che arrivano i crampi allo stomaco. Faccio finta di niente, corro a ritmi che in quel momento non volevo manco sapere, ma qualche volta lo stomaco ha avuto la meglio, perdo qualche secondo, riprendo subito perché al traguardo c’erano le mie socie che mi aspettavano e ogni volta che andavo in crisi pensavo alla mia tora Marika che doveva farne 125!!!! Ed eccomi a Pontremoli, talmente stanca che fatico a mettere a fuoco le figure ma riconosco la voce di Nicola che assieme ad Anna sono venuti al traguardo, mi danno nuova energia, prendo per mano Miki e Barbara e corriamo assieme sotto il gonfiabile dell’arrivo! Mi hanno sempre detto che fare la Abbots a staffetta fosse divertente...è assolutamente vero! È divertente condividere un viaggio e ci ha regalato quello spirito di squadra che nel nostro sport è raro trovare!"